
05
Ott
Alimentazione
By Redazione
Migliorare il comportamento alimentare: ecco due semplici buone abitudini
In estate, si sa, c’è una maggior attenzione a un’alimentazione più corretta e sana.
La grande disponibilità di verdura e frutta, la possibilità di preparare piatti freschi veloci e leggeri e il clima che consente di sfruttare i benefici delle ore di luce e del sole ci mettono nelle condizioni di migliorare i nostri comportamenti alimentari e fare più attività fisica.
Il dott. Stefano Piva, il nostro Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione, ci suggerisce però due semplici buone prassi che aiutano a cambiare abitudini alimentari tutto l’anno, non necessariamente a partire dalla bella stagione.
1. Variare gli alimenti
Facciamo in modo che la nostra alimentazione sia sana ed equilibrata, non monotona, alterniamo quotidianamente tutti gli alimenti consumati per evitare carenze ed eccessi alimentari. La dieta giornaliera deve assicurare l’apporto di nutrienti come carboidrati, proteine, grassi a scopo energetico e altri nutrienti indispensabili, quali vitamine, minerali e acqua.
Gli squilibri nutrizionali possono essere dannosi: è sconsigliato infatti introdurre solo alcuni alimenti ed eliminarne completamente altri, come nel caso di chi non mangia pasta o pane perché erroneamente pensa che facciano “ingrassare”, o, peggio ancora, di chi evita frutta e verdura.
Non esiste l’alimento perfetto che contenga tutti i nutrienti indispensabili e che possa soddisfare tutte le richieste dell’organismo, per questo è fondamentale variare gli alimenti.
In questo modo aiuteremo il nostro organismo a difendersi da malattie croniche e degenerative e a ritrovare armonia, forma e benessere. Mangiare ogni giorno qualità differenti di alimenti permette di soddisfare anche il palato e di combattere la monotonia dei sapori.
2. Non saltare i pasti
Saltare i pasti non fa dimagrire. Anzi, corriamo il rischio di mangiare molto di più al pasto successivo o di consolarci con del cibo spazzatura. Il digiuno, inoltre, non permette di avere un buon controllo della glicemia.
Il consiglio è quello di frazionare i pasti della giornata in tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) più gli spuntini (al massimo due), per controllare gli attacchi di fame ed evitare di sedersi a tavola con molto appetito.
Inoltre saltare i pasti può causare stanchezza, indebolimento, cali di attenzione ed emicranie. Questo perché il nostro corpo non riesce a ricevere abbastanza proteine, vitamine, minerali e acidi grassi contenuti nei pasti o negli spuntini.
Troppe persone ad esempio saltano la colazione, che è un momento importantissimo per ricaricare l’organismo e prepararlo ad affrontare la giornata. Dopo aver digiunato per tutta la notte, abbiamo bisogno di nutrirci e se non lo facciamo per un po’ di tempo il nostro corpo può sviluppare vari scompensi e patologie metaboliche.
Con queste due semplici indicazioni, apriamo un ciclo di sei articoli in cui il dott. Piva fornirà utili linee guida per migliorare le nostre abitudini alimentari e ritrovare il benessere psicofisico attraverso il cibo. Continuate a seguirci.
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