Chirurgia estetica viso
Trattamento della Paralisi del Nervo Facciale
La paralisi del VII nervo cranico o facciale è una malattia che può colpire senza nessuna causa apparente, comunemente nota come “paralisi a frigore”, o a seguito di interventi di chirurgia oncologica della base cranica sul decorso del nervo facciale (neurinoma acustico).
I problemi funzionali che determina sono prevalentemente a carico dell’occhio, non bene lubrificato dalle palpebre che non si chiudono ( lagoftalmo) e della bocca che può manifestare alterazione dell’articolazione della parola o scialorrea.
Il nervo facciale (VII) ha la funzione di controllare i muscoli del volto, il condotto uditivo e il senso del gusto. La paralisi VII n.c. si può verificare per diverse cause; la più frequente e’ la paralisi di Bell che compare improvvisamente e di solito, colpisce un solo emivolto. Si ritiene sia causata da infiammazione del nervo facciale.
Le cause infiammatorie sono ancora incerte, tuttavia ci sono alcune evidenze che le mettono in relazione con la riattivazione del virus herpes simplex o il virus della varicella zoster. La prognosi della paralisi di Bell è molto buona (circa il 75% pieno recupero entro 2/3 mesi), ma ci sono molti pazienti che non hanno una guarigione completa e hanno bisogno di ulteriore supporto e trattamento medico o chirurgico.
Le lesioni permanenti sono le paralisi che non presentano recupero circa 10 mesi dopo l’insorgenza. Questi pazienti sono indirizzati alla chirurgia plastica per il trattamento individualizzato statico o dinamico.
Altre cause di paralisi sono traumi (10-20%), tumori (5%), ictus cerebrale, diabete o da trauma ostetrico.
Uno degli interventi chirurgici che consentono di ripristinare una simmetria a livello della bocca in maniera dinamica è la trasposizione di fascia lata secondo “Morrison”, prelevata dalla coscia del paziente, e innestata a ponte fra il tendine del muscolo temporale e l’orbicolare della bocca.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale ed in regime di ricovero. La durata dell’intervento è di circa 3 ore.
Tale procedura, in seguito ad uno specifico percorso riabilitativo, permette di ripristinare la simmetria con il lato sano mediante l’attivazione del muscolo temporale e della fascia lata trasposta, ridurre la scialorrea che spesso questi pazienti manifestano e l’ectropion palpebrale dato dal deficit nervoso.
Molto spesso è necessario associare altre metodiche chirurgiche di riparazione a livello palpebrale ( ectropion , entropion o lagoftalmo paralitico).
Sedute
Durata
Ripresa
Risultato
Dolore
Prima e dopo



I professionisti
